Mostre

ERETICHE,
da streghe a parte della società
Dal 4 al 26 marzo 2023

Tremate, tremate le streghe sono tornate.
Summis desiderantes affectibus – Desiderando con supremo ardore – era il nome della bolla papale che cinquecento anni fa metteva al bando le streghe, donne eccentriche, blasfeme o “scomode”.
Oggi chi sono le streghe e quali sono i loro roghi?
Addentrandosi in questa storia ricchissima di altre storie e spunti, è inevitabile soffermarsi con particolare attenzione sull’ingiustizia da cui scaturisce la violenza e la persecuzione contro le donne, la discriminazione di genere, la sopraffazione. Streghe oppure no, sono donne che in qualche modo non si sottomettono: alla morale e alle leggi decise per loro, al proprio destino, alla paura stessa. E per questo sono perseguitate, cacciate, emarginate. Riflettendo su questa scuro ruolo ricoperto dalle donne nell’antichità, ma non solo, abbiamo deciso di continuare il percorso iniziato con Sorelle festival e riscoprire insieme i ruoli della donna nella Romagna e nell’immaginario passato.

Per la quarta edizione, Sorelle Festival propone un viaggio che dal passato al presente permette di esplorare l’evoluzione della figura femminile attraverso la voce narrante di alcune figure simbolo che ne hanno determinato il progressivo sviluppo sociale e culturale. Partendo dal ruolo di streghe fino al momento dell’integrazione nella società grazie al nuovo ruolo conquistato attraverso il lavoro.

Donne la cui vita, esperienze e battaglie, rappresentano un manifesto femminista imperituro, ancora oggi in grado di suscitare riflessioni ed azioni a favore del progresso di tutta la comunità. Un’eredità che Sorelle Festival vuole raccogliere e raccontare attraverso l’unione di discipline diverse – dalla fotografia alla danza, dalla pittura alla filosofia, dai libri ai cortometraggi – per celebrare tante voci accomunate da un messaggio di forza ed emancipazione.

‘’L’uomo che prepara gli unguenti e le medicine viene chiamato farmacista.
Quando è una donna a esercitare la stessa attività, la si chiama strega.
Agli uomini piace di tanto intanto uccidere una strega.’’
– Ken Follett

RIOLO TERME

AVIA

Dal 4/03/2023 al 18/03/2023

inaugurazione 4/03/2023 ore 18

Orari di apertura: Giovedì e venerdì 10.00 – 13.00 / 14.30 – 18.30; Sabato, domenica e festivi 10.00 – 13.00 | 14.30 – 18.30

Presso la Rocca di Riolo, piazza Mazzanti – Riolo Terme (RA)

Mostra a cura dell’associazione Gruppo Fotografia Aula 21, all’interno di Sorelle Festival promosso dall’associazione Fatti d’Arte

costo biglietto: gratuito per inaugurazione – costo accesso alla Rocca: intero € 3,50 | ridotto € 2,50 

Artista

Mostra a cura dell’associazione Gruppo Fotografia Aula 21, all’interno di Sorelle Festival promosso dall’associazione Fatti d’Arte

Opera

Vecchia, megera e spettinata. La nonna, in latino avia, si ritaglia nella sua quotidianità uno spazio per essere indipendente. A+via, allontanarsi dalla strada, dalla regola, dalla vita che la società ha pensato e tratteggiato per lei.  Il nostro progetto racconta nonne che, nei loro modi e nelle loro scelte sono istintive, energiche, folli. Streghe di oggi, non più figurati negativa ma modello di indipendenza e autodeterminazione.

In mostra, 20 foto a coppie, costituite dal ritratto di una nonna e un suo rimedio o oggetto quotidiano.

FAENZA

Indecisi tra la speranza e la paura

ROSITA D’AGROSA

Indecisi tra la speranza e la paura

Indecisi tra la speranza e la paura di Rosita D’Agrosa (Polla, SA, 1989), a cura di Erica Romano, è la personale che inaugura domenica 5 marzo alle ore 18.30 presso Il Fontanone di Faenza in occasione di Sorelle Festival 2023. veste cromatica o il sapiente uso di organze ricamate con meticolosa cura. 

Artista

ROSITA D’AGROSA

Polla (SA), 1989

Vive e lavora a Firenze, dove si laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze e completa la sua formazione in stampa e grafica d’arte alla Fondazione Il Bisonte. Partecipa ad importanti residenze artistiche in Spagna, a Lleida, Erill la Vall e ad Arenys de Munt. Nella sua ricerca riprende le pratiche tessili apprese in famiglia utilizzandole come linguaggio cardine all’interno delle sue opere e che, in una continua sperimentazione, contamina con altri media come pittura, grafica, textile art. La sua poetica racconta di una dimensione femminile intima e personale, di un ragionato studio del corpo e di un’analisi del cambiamento a cui l’essere umano è sottoposto.  

Contatto IG: @rositadagrosa 

ERICA ROMANO

Storica dell’arte e curatrice. Si specializza all’Università di Pisa in Storia della Critica d’Arte indagando il legame tra arti visive e performative, successivamente approfondisce l’interesse per la fotografia studiando online con il MoMA di New York e a Milano presso Chippendale Studio. Dal 2018 collabora con Forme (Firenze) alla produzione e curatela di progetti espositivi e dal 2021 è direttrice artistica della Fondazione Italo Bolano (Prato – Isola d’Elba). La sua ricerca guarda alle diverse pratiche del processo creativo e alla relazione fra arte, filosofia e spiritualità.

Contatto IG: @erica.romano

Opere

1

ROSITA D’AGROSA
Indecisi tra la speranza e la paura

60×60 cm, acquerello su carta, 2022

2

ROSITA D’AGROSA

Heart project 

68×68 cm, tecnica mista, acquerelli e monotipia su carta Arches, 2019

3

ROSITA D’AGROSA

Colazione sull’erba – Casa 

48×44 cm, tecnica mista e objects trouvés, 2019

4

ROSITA D’AGROSA
Colazione sull’erba – Pussy

11×18 cm, porcellana e filo di cotone, 2018

5

ROSITA D’AGROSA 

Colazione sull’erba – Nosce te ipsum

20x20x15 cm, objects trouvés e ricamo su tulle in teca, 2017

Faenza

Atto Magico

Dal 8/03/2023 al 23/03/2023

inaugurazione l’8/03/2023 alle ore 19.30

orari venerdì, sabato e domenica dalle ore 16 alle 20

chiesetta di Palazzo delle Esposizioni, Corso Giuseppe Mazzini, 94, Faenza

Atto magico

Una mostra collettiva in cui le artiste recuperano la memoria di antiche civiltà matriarcali e celebrano il disordine come opportunità per capire meglio se stessi e il mondo. Espongono: Monika Grycko, Ilaria Minelli, Valentina Palmi, Ilaria Piccirillo, Arianna Zama

Artista

Ilaria Minelli

Opere

Sheela has no fear
Queste fotografie fanno parte di una serie ispirata alle Sheela-na-gigs, ovvero figure scultoree
aventi una funzione protettiva, di probabile origine celtica, che un tempo venivano posizionate di
guardia sulle porte cittadine, sui muri delle chiese ma anche di case comuni. Queste figure sono
ritratte nell’atto di mostrare la vulva, un gesto che ora risulta più difficile da comprendere appieno
ma che fino a qualche secolo fa era pregno di significati simbolici e religiosi.
In uno degli “Inni omerici”(600-700 a.C.) è presente un mito chiamato A Demetra che dovrebbe
aiutare a capire meglio la loro funzione. Il mito narra appunto della dea della fertilità e
dell’agricoltura, che vaga sulla terra alla ricerca disperata della figlia Persefone, rapita da Ade e
portata sottoterra, nel regno dei morti. Demetra, afflitta dalla sua situazione, si rifiuta di
mangiare e di bere, e percorre molte miglia alla ricerca di sua figlia.
Man mano che il suo corpo si indebolisce per via della fatica e per la mancanza di nutrimento, la
terra deperisce con lei, e tutta la vegetazione terrestre nelle sue vicinanze comincia a seccarsi
e morire. Gli uomini, che vedono l’avvicinarsi di un’imminente carestia, provano allora
a chiedere aiuto agli dei, ma niente servì a placare la disperazione di Demetra. Per i raccolti e
l’umanità sembra non esserci più scampo. Nel mito a questo punto fa il suo avvento un
personaggio molto interessante, Iambe, che mediante “scherzi volgari”, riesce a rasserenare
l’umore di Demetra, convincendola anche a bere e mangiare,e la terra rifiorisce. Iambe in origine
era una divinità anatolica, nota anche come Baubo, che fu poi adottata dai greci. Ma in che cosa
consistono quegli scherzi volgari che convinsero Demetra a nutrirsi di nuovo? Il mito li descrive
così: “Dopo che Baubo ebbe parlato, sollevò gli indumenti mostrando alla dea le sue parti intime.
[…] Demetra sorrise e anche il suo cuore iniziò a sorridere”. Pare che il mostrare la propria vulva
fosse quindi un gesto capace di infondere forza nell’altra persona, anche di tipo umoristico, e di
sconfiggere il male. Nelle molte feste in onore di Demetra, come in altri culti sacri prevalentemente
femminili, mostrare la vulva era considerato parte vera e propria del rituale, e troviamo riferimenti
culturali e religiosi inerenti a questo gesto anche in altre culture, oltre che a quella greca. Si
trovano infatti descrizioni riguardanti l’antico egitto, in cui le donne in occasione delle festività in
onore della dea gatta Bastet, eseguivano alcune danze mostrando la propria vulva, ma questo
gesto si riscontra anche in alcune fiabe europee dell’Ottocento, dove delle donne sollevavano la
propria gonna davanti al diavolo per scacciarlo.
La vulva e in generale il corpo femminile facevano parte del mondo sacro e spirituale, a volte anche
esistenziale, e non erano considerati come l’opposto del divino, com’è avvenuto invece in seguito a
causa delle teorie scientifiche e religiose che furono imposte e che ebbero grande impatto a livello
sociale.
Questo lavoro vuole essere una rivendicazione di potere e un omaggio, un atto di spavalderia non
per forza attribuibile alla figura “Donna”, ma più in generale un rovesciamento di principi di
vergogna corporea che vengono imposti da secoli alle persone dotate di vulva, qui rappresentata
come qualcosa che con l’erotico centra poco, ma che ha tanto a che fare con un mondo più
esoterico e misterioso.

Artista

Ilaria Piccirillo

Artista

Vale Palmi

Non Fiori ma opere di bene

8 Marzo 2023 ore 19

Inaugurazione Mostra

“Non Fiori ma opere di bene”

Kairos, corso Mazzini 54 1/c, Faenza

Violenza attraverso una pratica metodica applicata sistematicamente contro la libertà individuale, al servizio di un sistema patriarcale che mira solo a ripulirsi la coscienza: non si possono trovare compromessi all’interno del sistema ma occorre acquisire la consapevolezza di una necessità imminente di solidarietà ed empatia. Perciò la festa della donna diventa un giorno di rivendicazioni per tutte le persone sottoposte a violenza fisica e psicologica a causa di dogmi socio culturali che assoggettano a stereotipi.
Empatizzare a livello corporale con il dolore atroce, ricordando che molte persone, non solo le donne, sono state sottoposte a tortura che è una piaga sociale tutt’ora presente in molte terre del mondo. Il privilegio della libertà implica un dovere di preservarla dal pericolo di cadere sotto il peso della conformazione e dell’abitudine, lottando ogni giorno per formare una rete di connessioni globale di pensiero comunitario di comprensione, solidarietà e empatia. È una libertà che deve essere solida e consapevole nella coscienza della collettività: deve essere sempre tenuta viva ricordando gli ostacoli superati per ottenerla.
La sala di tortura diventa una zona liminale, un purgatorio in cui la sofferenza viene reincarnata, si
attualizzata: viene messa in scena sia la figura della vittima che del carnefice lasciando allo spettatore la scelta intima e perversa di quali parti prendere.

Artisti

Alice Santini (2001) consegue il diploma di maturità in Arti Figurative presso il Liceo Artistico
Piero della Francesca di Arezzo, nel 2020, dopodichè inizia subito a frequentare il corso di
Decorazione Arte e Ambiente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Nel 2022 espone durante OpenTour all’interno dell’ Accademia e allo Spazio 400 per la
mostra collettiva “Narrazione Eccentrica”.
Nel 2023 partecipa alla mostra autogestita HardCity 2023.

Camilla Carroli (2000) è un’artista visiva attiva in Emilia Romagna.
Consegue il diploma di maturità in pittura-mosaico presso il Liceo Artistico Nervi-Severini di
Ravenna nel 2019, anno in cui inizia il percorso triennale nell’Accademia di Belle Arti a
Bologna dove è laureanda in Pittura nella cattedra di Simone Pellegrini.
Ha collaborato con l’associazione Fatti d’Arte nel 2020 in occasione della mostra “Sogno
Lucido”, nel 2021 con “ShAME” durante Sorelle Festival e nel 2022 per la mostra “Pelosa”.
Da ottobre 2022 ha svolto una residenza trimestrale presso lo spazio di Parsec a Bologna,
terminata con la bi personale “Untangle the Jungle” in occasione di Art City 2023.

Castel Bolognese

My own dark side of the moon

Vi è mai capitato di non riuscire a staccare gli occhi dal cielo, catturati da quella forza magnetica, che cresce sempre più? 

Oltre all’installazione fotografica saranno esposte anche le sculture di Giuliana Reggi. Scultrice. 

La mostra sarà inaugurata il 6 marzo alle ore 18.30 presso Chiesa di Santa Maria della Misericordia, Via Emilia Interna, Castel Bolognese e per l’occasione danzerà la ballerina professionista Chiara Dal Borgo con la sua coreografia RINASCITA.

Artista

Veronica Piazza – fotografa
Da quando ho memoria, il mio obiettivo è stato quello di creare e trasmettere emozioni, attraverso le varie discipline apprese negli anni: danza classica e contemporanea, musica, fotografia, poesia, realizzare un bellissimo spazio, cucinare e molto altro. Il mio animo poetico mi permette di notare i dettagli che mi circondano, come una strana nuvola in cielo, il profumo dei Tigli a giugno, il modo in cui sono disposte le piastrelle in uno spazio ben studiato, la poesia all’interno di una canzone e la bellezza del movimento. Questo progetto è una ricerca e una riscoperta di me stessa, dopo essermi dimenticata per troppo tempo chi ero, chi posso e voglio essere. Ad ispirarmi è stata la Luna, dato che LA sento sempre con me e che NOI siamo sempre in movimento ed evoluzione.


Veronica Bassani – curatrice

Fin da bambina innamorata del teatro e dell’arte, mi piace sperimentare in diversi campi artistici. Dopo l’università, due master il primo nel 2018 un percorso per attori-autori nel quale approfondisce la scrittura teatrale e la messa in scena, il secondo nel 2019 come project manager della rigenerazione urbana, per approfondire la connessione tra cultura, paesaggio urbano e sociale. Uno dei miei obiettivi è riuscire a unire tutti i campi che ho studiato e rigenerare gli spazi attraverso la cultura. Penso tanto e progetto ciò che sogno. Da sempre sono affascinata dal mondo dell’onirico e della luna, proprio prima della chiusura dei teatri l’ultimo spettacolo che ho fatto è stato ‘’sospensione sublunare’’ dove il teatro stesso diventava la luna. Oggi lavoro tra Faenza, Bologna e Milano, sempre in movimento e in cerca di nuovi stimoli. Tengo corsi di teatro per bambini e ragazzi, curo mostre ed organizzo eventi culturali. 

Artista

GIULIANA REGGI

SCULTURE                                            

48018 Faenza – (Ravenna) – Italy – C.so Garibaldi 45

tel. 0546 29933 e-mail: gilureggi@racine.ra.it



Consegue il Diploma di Maestro d’Arte e di Magistero Artistico presso l’Istituto d’Arte “Gaetano Ballardini” di Faenza e il Diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna; vive e lavora a Faenza.

Dal 1987 al 2015 ha partecipato a diverse mostre personali e collettive in varie città italiane [Varese, Torino, Vignola (Mo), Venturina (Li)] e a Concorsi Nazionali ed Internazionali, tra cui:

– Teatro “Pedrini” di Brisighella, personale “L’Età del Sogno”

– Galleria Comunale “Molinella” di Faenza, personale

– Sala “Forum” di Faenza, personali e collettive

– Banca di Credito Cooperativo di Faenza, personale

– XXXVI Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte di Gualdo Tadino (Pg)

   2° premio ex-aequo

– XIV Biennale Internazionale Dantesca a Ravenna, scultura in Bronzo

– Mostra “La Forma tra Continuità e Innovazione” all’interno del 53° Concorso Internazionale della   Ceramica d’Arte di Faenza.

– Libreria Moby Dick di Faenza, personale

– Personale  alle Pescherie della Rocca di Lugo (Ra) – 2013

– Personale  presso il Centro di Cultura DOMUS DANAE di Ardea (Rm) – 2015

– Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza – opera selezionata

  59° Premio Faenza – Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte – 2015

– Diocesi di Faenza – Chiesa B. V. del PARADISO: varie mostre a carattere religioso (ultima 2020)

CURRICULUM ARTISTICO

2020            Collettiva “Il Pane di Vita”   – Chiesa della BeataVergine del Paradiso in Faenza

2018            Collettiva “LAUDATO SÌ”  – Chiesa della BeataVergine del Paradiso in Faenza

2016            Collettiva “Misericordia nel Vangelo”  – Chiesa della BeataVergine del Paradiso in Faenza

2015         Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza – opera selezionata

        59° Premio Faenza – Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte – 2015

2015         Personale  di sculture presso il Centro di Cultura DOMUS DANAE di Ardea (Rm)

2014            Collettiva “ANGELI Messaggeri di Dio”  – Chiesa della BeataVergine del Paradiso in Faenza

2014         Collettiva “Una porta sul Cielo… E al di là il Mondo” – Galleria Ex Pescheria di Cesena

2013         Personale  di sculture alle Pescherie della Rocca di Lugo (Ra), con presentazione della         dott.ssa Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza

2012         Personale  di sculture presso la Banca Credito Cooperativo di Faenza

2012            Collettiva “La vita oltre la morte”  – Chiesa della BeataVergine del Paradiso in Faenza

2012            Collettiva di opere ispirate al culto della Vergine delle Grazie – Chiesa di S.Vitale in Faenza

2011            Collettiva “Presenze nell’antica strada” a Casola Valsenio 

2011            Personale di scultura presso la sala “Forum“ di Faenza, con presentazione dell’architetto         Tiziano Dalpozzo

2010            Concorso: Rakuriosi presso lo Studio d’Arte Gaeta di Faenza 

2009            Collettiva “30 Artiste Faentine di oggi” presso la sala “Forum” di Faenza

2008            Personale di scultura “Uomini” presso la libreria “Moby Dick” di Faenza

2006            Partecipa a “Mosaico 150” (installazione composta da piastrelle in ceramica per i 150

         anni di vita delle ceramiche lavenesi), presso Laveno Mombello (VA).

2004         Partecipa a Cavillo ART 2° concorso Nazionale d’Arte Ceramica a Povoletto (UD)

2004         II edizione della settimana “Openstudiofaenza2004” partecipazione alla collettiva: 

         “La Scuola delle Arti” esposizione degli Artisti Docenti C.P.F.P.di Faenza

2003             Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza:

                     mostra “La forma tra continuità e innovazione. Una selezione dai Paesi partecipanti al

                     53°Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte, Faenza (RA)

2003         XIV Biennale Internazionale Dantesca – “Dante Europeo” a Ravenna, scultura in bronzo

2003             Concorso Premio Salino “Umorismo e Ceramica popolare” (Elephanstuccio)

2002         Concorso “TrasformArte” indetto da A.M.F. di Faenza

2002         Partecipa al corso “Grandi Sculture” tenuto da Guido Mariani

2001         Concorso “TrasformArte” indetto da A.M.F. di Faenza

2001         Collettiva “il nudo Femminile nell’arte” presso la sala “Forum” di Faenza

2001         Personale di scultura presso il “Salotto di L. A. Muratori” di Vignola (MO)

2000         Concorso “TrasformArte” indetto da A.M.F. di Faenza

2000         Personale  di sculture presso la Banca Credito Cooperativo di Faenza

1999         Collettiva “il nudo femminile nell’arte” presso la sala “Forum” di Faenza

1998         Esposizione personale “Sculture in vetrina” presso ex Ferramenta Todeschini di Faenza

1998         Personale di scultura presso la sala “Forum” di Faenza

1998         Partecipa al I° Convegno Internazionale di Arte Ceramica Dalla tradizione all’innovazione           

         “Cotta Terra” indetto dalla Provincia di Perugia e dall’Unione Europea

1997         Partecipa al convegno “Sculture all’aperto” a Riccione

1997         Partecipa al laboratorio “Giocare con l’Arte” presso il Museo Internazionale della Ceramica

         di Faenza

1997         Partecipa alla V Triennale mondiale della piccola scultura in ceramica di Zagabria

1997         Personale di scultura presso la galleria d’Arte “La Telaccia” di Torino

1997         Collettiva presso la sala “Van Gogh” – Europ’art Group di Lido degli Estensi (FE)

1997         Personale di scultura presso la sede dell’associazione Campus di Cazzago Brabbia (VA)

1997         Personale di scultura presso la Camera di commercio di Ravenna

1997         1° premio sezione scultura Concorso Nazionale Città di Casalpusterlengo (MI)

1996         Partecipa ad “Etruria Arte” a Venturina (LI)

1996             Partecipa al XIV premio Firenze del Centro Culturale Firenze-Europa

1996         2°premio ex-aequo XXXVI Concorso Int. della Ceramica d’Arte di GualdoTadino (PG)

1995         Personale di scultura presso la galleria  Comunale “Molinella” di Faenza (RA)

1995         Collettiva presso il “Palazzo dei Capitani”di Bagno di Romagna (FC)

1995         Partecipa ai corsi di “Ceramica in lastre” a cura di Pompeo Pianezzola e “Ceramica e Scultura              

                    Monumentale” a cura di Sabine Nadler, presso il C.E.A.M. a Mercatello sul Metauro (PU)

1995         Partecipa ad “Etruria Arte” a Venturina (LI)

1994         Personale di scultura presso “Palazzo Abbondanza” – sala delle colonne Bagnacavallo(RA)

1994         Personale di scultura presso il teatro “Pedrini” di Brisighella (RA), con presentazione del         critico d’arte, scrittore e poeta Marcello Venturoli

1991         Partecipa al “Seminario di Lavoro sulla recitazione teatrale e cinematografica” a cura di

        Dominic de Fazio (Actor Studio di New York)

1988-1990   Allestimento Stand C.P.F.P presso Fiera Abitare Oggi – Faenza

1989         Partecipa al Corso di teatro tenuto dalla compagnia del “Teatro Tascabile” di Bergamo

1987         Collettiva “Quadriportico” a Brisighella (RA)

1986            Collettiva “Quadriportico” a Brisighella (RA)

1982         Allestisce uno spettacolo di mimo alla Biblioteca Comunale di Faenza per la manifestazione 

                    “Favole sotto l’albero”      

1980         Partecipa alla manifestazione del teatro di figura “Arrivano dal mare” ai Magazzini del sale

                    di Cervia (RA) con uno spettacolo di burattini a mano vera

1980         Inizia a lavorare al C.P.F.P. (Centro Provinciale Formazione Professionale) di Faenza come

        insegnante di ceramica e teatro

1978-1982   Responsabile della Compagnia di Teatro di Figura “Quelli dell’Ortica”, allestisce spettacoli 

                    nella Regione, curando animazioni teatrali nelle scuole e partecipando a corsi di teatro

1978         Diploma in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti (Bologna)

1974         Diploma di Magistero Artistico presso l’Istituto d’Arte Gaetano Ballardini” di Faenza

1974         Diploma di Abilitazione all’Insegnamento di Educazione Artistica

1974         Concorso Internazionale di disegno industriale a Valencia (Spagna)

1973         Stage estivo di progettazione industriale alla Richard Ginori di Sesto Fiorentino

1972         Diploma di Maestro d’Arte presso l’Istituto d’Arte “Gaetano Ballardini” di Faenza

Artista

Chiara Del Borgo

Opera

“Ho scelto l’acqua come elemento perché è un simbolo di trasformazione che è molto

vicino alla donna. L’acqua è capace di cambiare forma, scavalcare l’ostacolo, adattandosi e combattendo, dalla sorgente a fiume, per poi arrivare al mare. Nasciamo dall’acqua che rappresenta sensualità, fertilità, calma e forza. La nascita di un bambino, la nascita di

un’idea, la nascita della creatività. Tutte le donne sono madri. Essere madre è un modo di

pensare e prendersi cura di ciò che esiste.’’

Castel Bolognese
Sorelle Festival è una rassegna
dedicata alla figura femminile
e alla parità di genere

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