La stanza bianca

Margaret Iris

Opera
2017, stampa fotografica La morte di chi non hai fatto in tempo a conoscere è una lacerazione straziante che non si può rimarginare. Convivi con il vuoto. “E voi figli niente?” ti chiedono. Poi ad un certo punto smettono di chiedertelo. Forse hanno capito. Forse vedono che ormai sei troppo vecchia. La società ci vuole donne forti, mascoline, con gli addominali scolpiti e al contempo madri accoglienti e mogli devote. Doppi messaggi stritolanti. Il ruolo della donna come madre è ancora troppo spesso considerato un obiettivo imprescindibile nell’esperienza femminile. Ma se i figli non arrivano? E se si sceglie di non averne? Se non sono madre, sono ugualmente una donna? Si rimane in bilico tra mettere in discussione le mie aspettative e la ricerca di un’identità non prevista. Una non-maternità imprevista. Osservo il mio corpo da adolescente che invecchia.
L’artista
Margaret Iris (Pescara, 1974) vive e lavora a Pesaro. Ha iniziato il suo percorso artistico studiando presso Art Therapy Italiana a Bologna, dove si è diplomata con una tesi sulla frammentazione del Sé e il lavoro fotografico di Francesca Woodman. Ha completato gli studi di fotografia di ritratto e moda presso l’International Center of Photography di New York. Il suo lavoro è stato presentato in alcune esposizioni collettive come presso la Galerie Joseph Turenne (Paris, 2018), Loosen Art (Roma, 2020) ed è stata selezionata per l’Artist Italian Collection 2020 curata da Italy Photo Award. Sta studiando storia dell’arte presso l’Università di Urbino. Ha conseguito una Laurea in Psicologia presso l’Università di Bologna.
Sorelle Festival è una rassegna
dedicata alla figura femminile
e alla parità di genere

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