Opera
In un dialogo con la tradizione iconografica della figura di Artemide, l’artista Valentina Crasto propone una installazione
di più elementi che indagano il valore più essenziale e misterioso di questa divinità quello che l’artista definisce il suo
Cuore Verde. Organo umano ed animale, che richiama la sacralità della natura potente e misteriosa, qui possiede anche
una visione che irrompe fra sacro e profano, fra materia e forma.
Il Cuore Verde ha un carattere primordiale, qualcosa che non può essere controllato né tantomeno alterato dall’uomo
ma soltanto rispettato e compreso.
Il filo di cotone, materia prima dell’artista che è alla base di tutti i suoi lavori, crea e si sviluppa dal cuore della dea
raffigurata, quasi accennata nella sua forma, posto sul lato destro, coinvolgendo parte del corpo e quindi tutti i sensi,
rendendo questa figura mitica allo stesso tempo più umanizzata ed animalizzata.
Una nuova sacralità che invade lo spazio fisico ed entra nel luogo e nel corpo, che grida e rivendica la propria
autonomia di una potente e femminile vitalità.
L’artista