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SE SUSSURRI LA TERRA TREMA

Elio Secondo

Fontanone di Faenza, dal 3 al 17 marzo 2024
Elio Secondo
La mostra
Attraverso un’esplorazione visiva del gioco del telefono senza fili, ci immergiamo in un viaggio intriso di connessioni, comunicazioni e comprensione reciproca.
Il filo, intessuto tra ogni illustrazione, rappresenta il legame invisibile che unisce le donne* in un tessuto di solidarietà.
Ogni filo è un mezzo di trasmissione, un canale attraverso il quale passano parole, idee e storie, ma è anche un percorso complesso dove la comunicazione può sperimentare distorsioni e sfumature, rappresentando la complessità e la ricchezza delle diverse prospettive. Questa distorsione non è un riflesso della fragilità della comunicazione, ma un silenzioso punto esclamativo che evidenzia l’importanza della diversità di voci ed esperienze.

Ogni illustrazione vuole essere un capitolo di poesia visiva, un canto di cambiamento che si diffonde attraverso il filo della connessione. La poetica della mostra invita gli spettatori a immergersi in un mondo intimo ma non privato dove il silenzio diventa chiave nell’ esplorare l’importanza della rivoluzione che nasce dalla parola, come sentire condiviso, che diventa azione.

Le illustrazioni, appese alle pareti, creeranno un percorso visivo esperibile in ogni direzione ed andranno tutte ad unirsi, attraverso fili comuni, nel centro della stanza, creando una matassa di filo che rappresenta l’enorme e prezioso potere della collettività.

Questa installazione vuole essere un omaggio a una delle figure mitologiche che più mi sta a cuore, ovvero Aracne: donna che ha sfidato gli dei e così ciò che oggi possiamo considerare il “potere”.
Artist*
a cura di Francesca Cerfeda