GLORIA BERENICE MORENO
Gloria Berenice Moreno è una antropologa visuale e fotografa, con sede a Copenhagen. Il suo background e la sua versatilità nel mondo artistico l’hanno portata a fondere l’aspetto di ricerca con quello della creatività.
Attraverso il mezzo fotografico, Gloria Berenice aspira a decodificare e documentare le pluralità delle esperienze umane, con un’attenzione particolare rispetto al gender, all’intimità e alla sessualità.
Le sue opere espongono lati delle nostre esperienze vissute, nudi come possono essere nel retroscena della tragica farsa delle convenzioni sociali.
Gloria Berenice, assieme all’Art Director Pauline Nielsen, sta attualmente lavorando ad un progetto che esplora le identità queer a Copenhagen, in Danimarca.
Moreno è apparsa su on Ain’t Bad, The Fader, The Earth Issue, Slippage Magazine, Uncertain Magazine, Soundvenue, redmoonmag and humanwonder.mag
Il progetto: “MY KIND OF FEMININITY”
Questo progetto è nato durante un afoso pomeriggio, nel novembre del 2018. Stesa a letto insieme alla mia ex-ragazza a Santo Domingo, stavamo discutendo sul concetto di femminilità nel contesto del suo paese, la Repubblica Dominicana. Ci siamo interrogate su cosa ci si aspettasse da lei in quanto donna cis-gender e sulle sfide che doveva costantemente affrontare in quanto queer. Mentre le facevo qualche foto, le ho chiesto di descrivere la femminilità e di mostrarmi come lei si sentisse femminile e i modi in cui si sentiva libera dal peso di una modalità di rappresentazione di femminilità che non le apparteneva, ma che le era stato imposto da un sistema patriarcale.
“MY KIND OF FEMININITY” è un progetto di fotografia analogica attraverso cui cerco di trascendere le narrative stereotipate della femminilità. Questo progetto nasce dal bisogno di esplorare e celebrare il significato soggettivo della femminilità, permettendo alle persone di onorare la propria “KIND OF FEMININITY” e sfidare vecchi costrutti circa i requisiti della femminilità stessa. Reclamando le proprie femminilità, le persone in questo progetto sfidano queste nozioni canonicamente imposte, lottano contro gli stereotipi di genere e creano uno spazio di resistenza attraverso i loro stessi corpi.